Un Fiume di Legno – La fluitazione del legname verso Venezia

La mostra sarà visitabile al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige fino al 27 giugno da martedì a domenica, ore 9.00 – 12.30 / 14.30 – 18.00 e poi tra luglio e settembre verrà allestita a Transacqua in Primiero nella cornice di Villa Someda, l’antica residenza dei Someda una famiglia di commercianti di legname.

L’artista Roswitha Asche, mancata nel 2006, che tanto della sua attività ha dedicato ai territori trentini, altoatesini, veneti e al Parco Paneveggio Pale di San Martino, nel suo essere pittrice del tutto originale, è stata anche attenta osservatrice, ricercatrice, quasi puntigliosa catalogatrice di luoghi, paesaggi e manufatti spesso andati perduti; in molti casi Roswitha è riuscita a fermarli, per la nostra memoria, nei suoi dipinti. È stata un’artista eccezionalmente prolifica e tra i suoi tanti lavori ha voluto anche testimoniare di un intero mondo, quello della fluitazione, assai sfaccettato e importante per le genti di questi luoghi. Lungo i corsi d’acqua del Vanoi, del Cismon e del Brenta ritrasse persone, attrezzi, luoghi, centri abitati, officine, mulini, sbarramenti, segherie che brulicavano, fino ai primi decenni del secolo scorso, lungo le loro acque, da Caoria e da Primiero fino a Padova e Venezia.

Molti anni addietro, nel 1994, questo suo lavoro di testimone, insieme alla sua originale creatività, diedero luogo a una mostra dal titolo Un fiume di legno: la fluitazione del legname dal Vanoi e Primiero a Venezia, corredata da un volumetto dallo stesso titolo e pubblicato dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, frutto del lavoro di ricerca e documentazione di Gianfranco Bettega e di Ugo Pistoia.

Ora, grazie anche alla sollecitazione del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige che, con il Comune di San Michele, accoglierà il 12 giugno il 25° incontro dell’Associazione Internazionale degli Zattieri, quella prima idea di allestimento e quel volume si sono notevolmente aggiornati e arricchiti. Un grande e accurato lavoro di ricerca svolto dagli stessi autori ha dato un contributo che possiamo ben dire esaustivo su questo argomento, per questi luoghi ora pubblicato tra i Quaderni di cultura alpina per Priuli & Verlucca.

Il Parco Paneveggio Pale di San Martino ha dato nuova e più aggiornata veste all’allestimento del ’94 realizzando una mostra assai variegata che verrà inaugurata venerdì 14 maggio alle ore 18:00 presso il chiostro del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina a San Michele all’Adige. Oltre che riprendere i testi approfonditi e riproporre i dipinti di Roswitha Asche, tra cui un grande diorama con l’intero percorso dei tronchi dai monti alla Laguna, la mostra presenta tutto il mondo che ruotava intorno al prelievo e al trasporto del legname, un mondo del tutto scomparso, sebbene non molto lontano. Suddivisa in varie sezioni ed arricchita da diversi approfondimenti la mostra ci racconta della vita durissima e pericolosa dei boschieri, gli operai specializzati nell’abbattimento del legname che, nei luoghi più impervi, tagliavano e segavano a mano i tronchi; ci narra delle imprese dei conduttori che conducevano poi taglie e bore giù per canaloni, rìsine e cave dai versanti più impervi fino ai torrenti. Da qui era l’acqua il mezzo di trasporto, ma non meno pericoloso era il lavoro dei menadàs che lungo torrenti stretti ed impetuosi dovevano far arrivare il legname fino alle giar del Cismon e del Brenta le cui acque più tranquille permettevano la fluitazione legata, ossia il trasporto dei tronchi sotto forma di zattere. Il testimone passava allora agli zattieri che giungevano col loro carico fino a Venezia, al porto delle Zattere appunto, o al Bassanello di Padova.

La serie dei protagonisti illustrati che accompagna la visita continua con il Supremo delle Selve, giudice insindacabile e supervisore sulla gestione del bosco ma anche con altri personaggi quali Angelo Michele Negrelli, figura di spicco nell’ambito del commercio del legname in Primiero tra sette e ottocento o San Nicolò -Nicola da Bari- la cui storia lo porta a divenire protettore delle acque e, per questo, a risalire dal Mediterraneo al Brenta, all’Adige, al Piave fino alle valli più sperdute quali quelle del Cismon e del Vanoi.

Molte altre informazioni riguardano gli innumerevoli attrezzi usati nelle diverse fasi, i regolamenti di gestione del bosco, la varietà di pezzature del legname commerciato, i dazi imposti, il potere dei mercanti, le macchine ad acqua che fiorivano lungo i torrenti, le immense quantità di legname che scendevano a sfamare la richiesta della pianura. Le grandi città della Serenissima fagocitavano questa materia prima impiegata praticamente per tutto, dall’edilizia all’ebanisteria, dall’artigianato alla liuteria, fino all’uso come combustibile, per non tacere del largo utilizzo per il solo arsenale di Venezia.

Per informazioni:

MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA
Sede: via Mach 2, San Michele all’Adige (TN)
Contatti: tel. 0461 – 650314
e-mail: info@museosanmichele.it
sito web: www.museosanmichele.it

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