Da San Martino di Castrozza al Lago Calaita
L’itinerario permette di vivere alcuni straordinari scenari del Parco. Si parte, infatti, da San Martino di Castrozza, per attraversare i boschi del Gruppo Tognola Scanaiol, e vivere lungo il percorso, dall’altra parte della valle, straordinarie vedute sulle Pale di San Martino in tutta la loro ampiezza. Si attraversano estese foreste di abete rosso ad alto…
L’itinerario permette di vivere alcuni straordinari scenari del Parco. Si parte, infatti, da San Martino di Castrozza, per attraversare i boschi del Gruppo Tognola Scanaiol, e vivere lungo il percorso, dall’altra parte della valle, straordinarie vedute sulle Pale di San Martino in tutta la loro ampiezza. Si attraversano estese foreste di abete rosso ad alto fusto e con il sottobosco di mirtilli e, nell’ultimo tratto, la foresta diventa di larici. Quasi al termine si aprirà la splendida valle dolomitica di Lago Calaita.
Si compie così il percorso del viaggiatore francese, Jules Leclercq, che giunse nel 1879 al lago proprio da San Martino di Castrozza attraverso i sentieri di mezzacosta che dalla Fratazza conducono a Malga Crel, fino alla Forcella Calaita. Il lago gli apparve come il più perfetto esemplare di laghetto dolomitico nascosto e solitario: “Il silenzio assoluto delle alte quote plana sulle sue sponde deserte e paludose”.
Siamo a 1600 metri, Calaita è il lago naturale più grande dell’area protetta ed è stato provocato da uno sbarramento morenico sul finire dell’ultima glaciazione, lungo mezzo chilometro, largo 200 metri e dalla profondità di circa 3 metri. Il livello dell’acqua non è costante e ciò dà origine alla peculiarità naturalistica del lago, cioè quella fascia fangosa che viene periodicamente sommersa. Presso le rive del lago e nel pascolo umido e torboso che si stende a nord ci vengono segnalate dai botanici alcune interessanti emergenze floristiche. Sulla sponda ovest è abbastanza frequente un raro ranuncolo (Ranunculus reptans), una specie che si insedia nella fascia periodicamente sommersa dalle acque.
PARTENZA
Da San Martino di Castrozza, prendere la strada che conduce al laghetto Plank, poco più avanti a sinistra del campeggio seguire i cartelli indicatori di Malga Crel e prendere la stradina in salita che si inoltra nel bosco. Si può raggiungere San Martino di Castrozza utilizzando in estate le navette del Parco dal Vanoi e dalla Valle di Primiero e anche per il rientro è possibile utilizzare ancora la mobilità.
TEMPI E DISLIVELLI
Il percorso proposto prevede un tempo di percorrenza in andata di circa tre ore e un dislivello di circa 220 metri. San Martino di Castrozza (metri 1.400), Malga Crel (metri 1.550), Forcella Calaita (metri 1.663) lago Calaita (1.620).
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Dopo circa un’ora da San Martino di Castrozza si raggiunge un bivio con indicazione sulla destra Malga Crel, che si raggiunge in 5 minuti.
Qui aspetta il visitatore una straordinaria vista sulle Pale di San Martino e uno splendido belvedere della parte alta della Valle di Primiero e, in lontananza, di una parte delle Vette Feltrine.
Dalla Malga ritornando al bivio si deve proseguire sempre per la strada forestale numero 16 – 350 indicazione Calaita.
Dopo circa 40 minuti, a destra la forestale si trasforma in sentiero con indicazione Calaita. Dopo circa un’ora si raggiunge la Forcella di Calaita.
Dalla Forcella di deve seguire, per 30 minuti circa, una vecchia mulattiera che nell’ultimo tratto attraversa le zone circostanti lo specchio d’acqua.
Proprio a questo particolare ambiente sono legate le specie floristiche più rare e interessanti di questa zona.
Straordinaria la visione del lago con la vista in lontananza del Cimon della Pala.
GUIDE E CARTE
Viene consigliata la Carta Topografica del Parco per escursionisti (reperibile presso i Centri Visitatori del Parco).