Si è svolta lo scorso 29 marzo l’undicesima Festa delle Aree protette del Trentino.
Ad ospitare questa giornata è stato, quest’anno, il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
Un patrimonio di grande valore quello delle aree protette del Trentino che, sommato alle risorse forestali e montane, occupa il 60% dell’intero territorio provinciale.
Apertura della giornata a Canal San Bovo con i saluti del Sindaco, Mariuccia Cemin, del Presidente del Parco, Giacobbe Zortea, del Vicepresidente e Assessore all’ambiente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, e dal Dirigente del Dipartimento risorse forestali e montane, Romano Masè.
“Sempre più, quando si parla di ambiente, – ha ricordato il Presidente del Parco, Giacobbe Zortea – lo sguardo deve avere attenzione ai contesti locali, al singolo territorio, alle sue specificità, alle sue emergenze, dentro però un’ottica più ampia, che preveda il confronto e la collaborazione con altre realtà che hanno il compito istituzionale di presidiare e valorizzare i contesti naturali.
Dentro le normative europee, come “Rete Natura 2000″, – ha osservato il Presidente – i Parchi costituiscono i nodi di questa rete, e quindi i facilitatori, che hanno il compito di mettere in connessione le aree protette”.
Claudio Ferrari, incaricato di valorizzare le aree protette del Trentino, ha posto l’attenzione sull’importanza di fare sistema in questo settore e ha illustrato (in allegato) la notevole entità e significato delle aree protette (oltre 180.000 ettari) fra aree di riserva, parchi, Rete Natura 2000 (SIC e ZPS
È seguita la visita del Parco fluviale del Vanoi. Il percorso ad anello è stato ideato per illustrare il rapporto uomo-acqua. Nel pomeriggio ad Imer un confronto fra addetti ai lavori (dirigenti, funzionari e operatori dei Parchi con omologhi delle are protette e degli Ecomusei). Un focus su Natura 2000 e sulla necessità di fare rete per valorizzare e promuovere il sistema delle aree protette del Trentino.