La salvaguardia degli spazi aperti seminaturali quali i campivoli delle malghe rappresenta per il Parco una delle priorità di conservazione. Questi spazi, infatti, rivestono una grande importanza per il mantenimento della biodiversità.
La presenza di tre Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e di una Zona di Protezione Speciale (ZPS), che interessano la quasi totalità dell’area protetta sono la testimonianza dell’elevato valore naturalistico di questo territorio.
In queste ZSC sono presenti alcuni habitat di estremo interesse conservazionistico, tra i quali l’associazione Caricion bicoloris atrofuscae rappresenta uno degli elementi di spicco, in quanto classificata Habitat Natura 2000 di interesse prioritario per la sua rarità. Nelle ZSC trentine essa è stata rilevata soltanto in tre località, due delle quali ricadenti nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
Le specie che contraddistinguono questo habitat sono Carex microglochin, Carex bicolor, Juncus triglumis, Juncus arcticus, Kobresia simpliciuscula, Tofieldia pusilla. In particolare Carex microglochin e Juncus arcticus rientrano tra le specie inserite nella Lista rossa della flora del Trentino.
L’Ente Parco, in accordo con il Comune di Transacqua, proprietario della Malga, ha avviato un piccolo intervento nel campivolo di Malga Venegia.
L’intervento aveva l’obiettivo di mantenere gli ambienti seminaturali presenti nell’area protetta e tutelare i siti caratterizzati dalla presenza della specie Carex microglochin.
L’azione ha previsto la riqualificazione di una parArticolo di Piergiovanni Partel tratto da “Sfalci: usi e abbandonite del campivolo invaso da piante nitrofile e da Deschampsia caespitosa e la definizione dell’area di presenza di Carex microglochin e l’individuazione delle modalità gestionali atte alla sua conservazione.
La stazione sita nel campivolo di Malga Venegia, in destra orografica del Travignolo, è interessante anche per la presenza di una zona umida a Carex bicolor, Carex paniculata, Carex lepidocarpa, Carex capillaris e non ultimo Juncus arcticus, specie dalla distribuzione frammentaria e presente nel Parco solo in Val Venegia.