Il Comitato di Gestione dell’Ente Parco si è riunito lunedì 30 settembre


Il Comitato di Gestione dell’Ente Parco “Paneveggio – Pale di San Martino”, si è riunito lunedì 30 settembre alle ore 14.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Primiero San Martino di Castrozza, per trattare il seguente ordine del giorno:

  1. nomina scrutatori della seduta odierna;
  2. esame ed approvazione del verbale della seduta precedente, di data 24 maggio 2024;
  3. D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118. Approvazione di variazione n. 3 del Bilancio di previsione finanziario 2024-2026 dell’Ente “Parco Paneveggio – Pale di San Martino”, ai sensi dell’articolo 50, del D.Lgs. n. 118/2011, e di corrispondente integrazione al Piano delle Attività 2024-2026 dell’Ente Parco;
  4. CETS – Carta Europea del Turismo Sostenibile; illustrazione dello stato di attuazione delle attività e degli interventi previsti dal Piano attuativo;
  5. varie ed eventuali.

L’“Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2024-2026” prevede ulteriori assegnazioni finanziarie per l’esercizio 2024 all’Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino e precisamente euro 112.500 per far fronte alle spese di funzionamento ed euro 540.000 per le spese di investimento. Inoltre, sempre per spese di investimento sono state previste ulteriori assegnazioni sull’esercizio 2025 di euro 1.090.000 e sull’esercizio 2026 di euro 840.000. Relativamente all’esercizio 2024, i maggiori trasferimenti provinciali sono stati assegnati con la delibera della Giunta provinciale del 6 settembre 2024 per un totale di euro 652.500 a cui si aggiungono le maggiori entrate proprie dell’Ente per euro 35.000 determinando così l’iscrizione a bilancio 2024 di nuove entrate e di corrispondenti nuove spese per l’importo totale di euro 687.500.

Sono molti e diversi gli interventi che fanno riferimento a quanto deliberato nel corso della riunione del Comitato di Gestione del parco.

Fra quanto un ambito importante di intervento riguarda il settore della Ricerca scientifica, con particolare attenzione al monitoraggio e alla conservazione ambientale.

In questo ambito continuerà la Collaborazione scientifica con l’Università di Bologna sullo studio delle comunità licheniche epifite, per ottenere informazioni su cui basare le future scelte gestionali finalizzate a ottimizzare la conservazione della biodiversità negli ecosistemi forestali. Un ulteriore aspetto della ricerca riguarda il potenziamento della popolazione di gambero di fiume nell’area della Val Canali che fa seguito alle Misure di conservazione specifiche. Verrà avviato un progetto di ricerca sull’impatto dei cani sulla fauna, in particolar modo sulle interazioni sanitarie tra questi ultimi, i carnivori selvatici e gli animali da reddito, attraverso la stipula di una convenzione con il MAPS dell’Università di Padova. Alla raccolta di campioni farà seguito l’analisi genetica del materiale raccolto.
È prevista la realizzazione di un workshop sul gallo cedrone, da realizzarsi in collaborazione con il Servizio faunistico della PAT. L’obiettivo è quello di fare il punto sulle conoscenze acquisite negli ultimi anni su questa specie, sull’arco alpino italiano, definendone anche lo status e le criticità di conservazione.

Un ambito importante di impegno del Parco risulta la conservazione e valorizzazione del territorio.
Rientrano qui le attività previste ogni anno, a copertura dei costi della manodopera e degli acquisti di materiali, attrezzature e noli. La manutenzione risulta essere sia ordinaria che straordinaria e riguarda un elevato numero di siti e di strutture, per interventi diversificati: taglio dell’erba, manutenzione degli edifici, manutenzione della rete di sentieri in carico al Parco e, su base convenzionale del catasto SAT, rifacimento di ponticelli pedonali, conservazione degli acquedotti, degli impianti e della segnaletica presenti sul territorio del Parco. Si prevedono di effettuare entro l’anno dei lavori in economia diretta con gli operai assunti dall’Ente per realizzare degli interventi previsti in collaborazione con amministrazioni del territorio.

Fra gli interventi previsti sui beni immobili è prevista la manutenzione straordinaria dei manti di copertura di tre edifici all’interno del compendio di Villa Welsperg: il tetto del fienile, il tetto in scandole della ritonda facente parte dello stabile della villa e il tetto della chiesetta per la quale è prevista la copertura in scandole di larice.

All’interno di quanto deliberato trova posto la riqualificazione infrastrutturale e comunicativa del Lago di Calaita, con l’intento di riqualificare uno degli ambiti più significativi e di alto valore ambientale dell’intera area protetta. L’obiettivo è quello di dare la possibilità ai visitatori, compresi quelli portatori di disabilità, di ammirare e accedere al Lago in maniera strutturata e di informarli in merito alla loro presenza in un’area protetta, ricca di particolarità naturalistiche, storiche e di itinerari escursionistici. L’apparato comunicativo utilizzerà in parte tipologie già presenti (vedi girevoli o bacheche) e in parte sarà pensato in maniera tale da inserirsi nelle nuove strutture che saranno realizzate.

Per quanto riguarda la CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile, sono stati richiamati i cinque i grandi obiettivi della stessa per poter sviluppare un turismo che sia attento all’ambiente. Il primo, si riferisce al “Consolidamento della rete” ed intende agevolare la partecipazione a diversi livelli: quello europeo e nazionale che vuole consolidare la relazione con Europarc Federation e con Federparchi, quello provinciale per consolidare la relazione con le Aziende per il Turismo, con il Servizio Turismo e Aree Protette della Provincia e con Trentino Marketing e il livello locale riguardante la relazione con i cittadini e gli operatori locali per dare maggiormente evidenza alle attività che il Parco svolge. Il secondo obiettivo riguarda lo “Sviluppo del sistema turistico” che prevede un impegno particolare rivolto al sistema dei rifugi, ai percorsi escursionistici e alpinistici, alla valorizzazione di alcuni siti naturali e culturali. “Benessere e qualità della vita” è il terzo, mentre il quarto obiettivo attiene alla “Conservazione e tutela”: è il tema della salvaguardia del patrimonio e le emergenze ambientali per indirizzare una corretta valorizzazione turistica che passa obbligatoriamente per un’opera di attenzione al patrimonio naturale. E infine l’obiettivo della “Comunicazione e della promozione” che punta a valorizzare l’area protetta, raccontando le azioni connesse con il turismo sostenibile, tenendo presente la necessità di lavorare su messaggi coerenti in grado di veicolare le potenzialità di un’area turistica. Sono stati ricordati gli incontri con diversi soggetti proponenti delle 26 schede/progetto contenute all’interno del Piano di Azione, lo svolgimento nello scorso mese di giugno della riunione del tavolo di coordinamento previsto dalla “Carta” del quale fanno parte l’Ente Parco, il Servizio Sviluppo Sostenibile ed Aree protette, APT di ambito, ATA e TSM – Trentino School Management che ha il compito di monitorare le azioni.
È stato comunicato che a novembre ci sarà la riunione del Forum, spazio di confronto aperto a tutti i portatori di interesse e alla comunità locale, al quale spetta la rendicontazione delle attività, l’aggiornamento e verifica dello stato di attuazione, la possibilità di proporre nuove azioni.

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