È stata consegnata, in questi giorni, la relazione sull’attività svolta nell’ambito della ricerca sui lepidotteri eteroceri (lepidotteri notturni), riferita al triennio 2009 – 2011. L’Autore è Giovanni Timossi, che si è avvalso della supervisione scientifica del dott. Alberto Zilli.
I lepidotteri notturni sono una componente essenziale di molti ecosistemi terrestri e attualmente sono uno dei gruppi animali più gravemente minacciati in Europa.
Le cause di minaccia sono varie e principalmente riconducibili alle attività umane, che comportano la distruzione e la frammentazione degli habitat. Infatti a causa della loro peculiare biologia sono intimamente legati all’habitat in cui vivono; soprattutto le specie stenoecie, cioè quelle specialiste, non sono in grado di adattarsi ai cambiamenti o alla scomparsa dei biotipi preferenziali di vita e sono quindi quelle maggiormente a rischio.
I Lepidotteri, grazie alle conoscenze sulla biologia di molte specie, sono riconosciuti quali ottimi bioindicatori. Il loro studio ha il duplice scopo di individuare biotopi meritevoli di protezione, e di monitorare parametri biologici e fisico-chimici necessari alla loro vita.
In particolare molte specie di lepidotteri, a causa della scarsa capacità di dispersione, non sono in grado di spostarsi alla ricerca di nuovi ambienti idonei al loro sviluppo e si estinguono localmente in breve tempo. Tra le specie più minacciate in assoluto ci sono quelle legate agli habitat umidi, mentre in misura minore sono minacciate le specie forestali, quelle dei prati e dei pascoli subalpini e alpini.
Nel Parco di Paneveggio vi sono diversi habitat di primaria importanza per la conservazione dei Lepidotteri, e questo ha portato l’Ente alla decisione di attivare una specifica ricerca, che ha riguardato 18 diverse località all’interno del Parco. Nel corso dei tre anni di studio sono anche stati visitati i principali musei della Regione Veneto e il Museo Tridentino di Storia Naturale e analizzate le rispettive collezioni generali.
Dalla ricerca emerge che il popolamento di Lepidotteri Eteroceri del Parco comprende 600 specie appartenenti a 42 diverse famiglie: tra queste numerose sono le specie rare od endemiche e sono comprese due specie nuove per la fauna italiana.