Bambini di montagna

Storie d’infanzia 1870-1960

La mostra nasce agli inizi del 2008 da un’idea del dott. Quinto Antonelli, si concretizza e prende forma nell’autunno/inverno attraverso video interviste mirate, ricerche d’oggetti e di foto che vanno ad aggiungersi al corposo materiale raccolto negli anni dal dott. Antonelli, durante la sua attività di ricercatore presso la Fondazione Museo Storico del Trentino.

Descrizione

Si tratta di una mostra d’impianto storico: il percorso espositivo intende raccontare e documentare l’infanzia e la fanciullezza (nascita, formazione, iniziazione al lavoro) delle tante generazioni che si avvicendarono nei territori alpini, nel lungo periodo antecedente alla modernizzazione economica e culturale degli anni Sessanta. Per ricchezza documentaria disponibile (fotografie, autobiografie) il periodo storico più indagato e presente nella mostra è quello che a partire dagli ultimi tre decenni dell’Ottocento giunge fino al secondo dopoguerra. Il territorio preso in considerazione è costituito, in primo luogo, dalle valli del Cismon e del Vanoi; per analogia rientrano tuttavia anche altre valli del trentino, del nord Italia e dell’intero arco alpino.
La mostra si sviluppa complessivamente su 10 sezioni di altrettanti argomenti: nascere, crescere, neve, giochi, doni, scuola, chiesa, lavoro, partire e animali completati da altri due temi – tracce, all’ingresso e il mondo nuovo, alla fine del percorso.
L’allestimento si snoda in maniera quasi concentrica con due percorsi a confronto delimitati da pannelli modulari in legno: da una parte si trovano foto d’epoca, tutte rigorosamente in bianco e nero, intervallate da testimonianze: frasi, citazioni, brevi testi tratti da interviste o da autobiografie; dall’altra il tema della medesima sezione ha invece uno sviluppo fiabesco, nel senso che sono state riportate, in brevi sintesi, fiabe o leggende popolari (le storie che venivano raccontate nei filò), accompagnate da illustrazioni molto colorate ad opera di Octavia Monaco, Alessandra Cimatoribus e Jimi Angelo Trotter.
Sette televisori lcd e relativi lettori video sono posti lungo il percorso mediante apposito supporto metallico applicato ai pannelli modulari. Nelle sezioni sono stati esposti oggetti originali in teche di plexiglas mentre in alcune postazioni “spuntano” oggetti rifatti. Nella sezione dedicata al tema dei giochi tutti i giocattoli ricostruiti sono utilizzabili, come anche le piccole dàlmede (zoccoli in legno) della sezione “scuola”. Nella sezione dedicata al lavoro, inoltre, un grande libro tutto da sfogliare ripropone una breve storia a fumetti. I testi sono tradotti in inglese; le interviste, pressoché tutte in dialetto, hanno i sottotitoli in italiano.

La mostra va intesa corredata anche da alcune pubblicazioni che pertanto “viaggiano” insieme ad essa e vanno proposte al pubblico. Una è dedicata ai ragazzi è scritta da QuintoAntonelli e riccamente illustrata da OctaviaMonaco; racconta, con modalità simili all’esposizione, le storie e le fantasie dei bambini di “una volta” (BAMBINI di MONTAGNA prezzo: 10 Euro), l’altra è il catalogo completo della mostra con testi, immagini, fotografie ed un dvd con tutte le interviste proposte nell’esposizione (BAMBINI di MONTAGNA – catalogo – prezzo: 15,00 Euro). Entrambi possono essere forniti in conto vendita dall’Ente Parco.

L’esposizione è stata inizialmente allestita nel fienile adiacente Villa Welsperg, centro visitatori e sede del Parco, è stata riproposta nelle Gallerie di Piè di Castello a Trento nel corso del 2010, nella chiesa di San Daniele a Lamon nel 2014 e nella casa del Sentiero Etnografico a Caoria (Valle del Vanoi), nel 2015.

Scheda della mostra “Bambini di montagna”

Elenco beni mostra “Bambini di montagna”

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