I ritrovamenti hanno portato a ricostruire una piccola grande storia della Grande Guerra, quella riguardante la quotidiana lotta alla fame. Gli eserciti dovettero provvedere al trasporto, all’immagazzinamento, alla conservazione, all’inscatolamento degli alimenti, alla cottura e distribuzione del rancio fino in prima linea. E questo voleva dire una impressionante rete logistica costituita da magazzini distribuiti lungo tutta la linea del fronte, da cucine fisse di grandi dimensioni, ma anche da cucine mobili per poter ridurre il tempo dalla cottura al consumo, recipienti adatti a trasportare il cibo cotto e tanto, tanto personale.
Alcuni cibi erano prodotti al momento, come il pane, altri invece subivano una lavorazione in loco, come la carne macellata, altri ancora erano conservati e servivano alla produzione delle pietanze, come la pasta e la conserva di pomodoro. Tuttavia non era sempre semplice provvedere al mantenimento di tutti quegli uomini in armi sparpagliati su fronti spesso difficilmente raggiungibili.