I Sentieri Geologici nel Parco
Un sussidio al piacere della scoperta, per rispondere alla curiosità di osservare le montagne come libri di storia planetaria.
Circa 290-270 milioni di anni fa si deposero, a seguito di processi magmatici, i porfidi della Piattaforma Vulcanica Atesina. Successivamente cessarono le eruzioni. L’erosione dei vulcani diede origine ai sedimenti che formarono le Arenarie della Val Gardena. Poi avanzò il mare e inizio la deposizione della Formazione a Bellerophon laddove vi era forte evaporazione e deposizione di solfati di calcio (gesso).
Variando ripetutamente le proprie ingressioni verso terra, il mare provocò la deposizione dei diversi membri della Formazione di Werfen.
Si arrivò anche alla formazione di atolli marini, la cui testimonianza è qui rappresentata dalla dolomia che costituisce le Pale di San Martino.
Con le compressioni che diedero luogo alla formazione delle Alpi iniziò il sollevamento di tutto il blocco delle Dolomiti, fino alla loro definitiva emersione, quella che vediamo tutt’ora, circa 20 milioni di anni fa.
Le guide
È per offrire un adeguato sussidio al piacere della scoperta e rispondere alla curiosità di osservare le montagne (per una volta davvero) come libri di storia planetaria, che sono stati pensati gli itinerari geologici del Parco. Frutto di studi, ricerche e collaborazioni con alcuni docenti del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, i Sentieri Geologici sono percorsi pensati come facili trekking ad anello, in cui viene descritta la geologia saliente, passo per passo, dell’area del Parco Naturale. Una parte della spettacolare scenografia degli eventi geologici nei milioni di anni ha adesso una sua piccola chiave di lettura.
Sentiero Geologico Valles – Venegia
Il Sentiero Geologico Valles-Venegia presenta un trekking ad anello che avvicina alla conoscenza delle antiche rocce permiane e triassiche, a cavallo di un momento critico della storia biologica del nostro pianeta. Sono rocce di circa 280/250 milioni di anni fa, testimoni di una delle grandi estinzioni di cui fu partecipe il nostro pianeta, che portò alla scomparsa il 90% delle specie allora viventi. La ripresa della vita, il mare, e le corse del tempo fino ad epoche più recenti, continuano negli altri Sentieri Geologici.
Sentiero Geologico Valles – Venegia. Sentiero Geologico a cura di Elena Anna Manfrè
Sentiero Geologico Crode Rosse
L’anello del Sentiero Geologico Crode Rosse attraversa sedimenti che testimoniano la riconquista della vita dopo l’estinzione permo-triassica. Strati di rocce multicolori accompagnano la prima metà del percorso, che si conclude attraversando una delle meravigliose e suggestive aree forestali del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Fratture e pieghe delle rocce vengono illustrate per svelare come mai rocce marine sono finite a 2000 metri di quota. Sentiero Geologico a cura di Elena Anna Manfrè
Sentiero Geologico Calaita-Cima D’Arzon
Il Sentiero Geologico Calaita-Cima D’Arzon descrive una parentesi di tempo che va dal momento più antico a quello più recente: parte cioè da rocce dell’antico Basamento Metamorfico, base delle successioni rocciose dolomitiche, per chiudersi con le ultime tracce dei ghiacciai pleistocenici. Ecco quindi un’antichissima catena montuosa spianata dall’erosione e riportata alla luce, e un articolato paesaggio di depositi e forme glaciali, in un suggestivo scenario tipicamente alpino. Itinerario ad anello di grande fascino naturalistico e paesaggistico, descritto a partire dal Lago di Calaita. Sentiero Geologico a cura di Elena Anna Manfrè
Sentiero Geologico Altopiano della Rosetta
Il percorso dal passo della Rosetta al passo Pradidali, con la bellissima, ma impegnativa, variante per la Riviera di Manna, ci permette di visitare un territorio selvaggio, che presenta un succedersi di ambienti glaciali e carsici che sembrano non finire mai e richiamano alla mente il deserto dei Tartari di Dino Buzzati. L’altopiano delle Pale di San Martino è un’antica piattaforma carbonatica, ovvero una costruzione di carbonato di calcio secreto da organismi marini. Questi organismi erano per la maggior parte batteri, ma anche alghe e coralli. Sentiero Geologico a cura di Elena Anna Manfrè, Dario Zampieri e Nereo Preto
Sentiero Geologico Val Juribrutto lastè de Boce
È l’area vulcanica più settentrionale del Parco: un vulcanesimo antico di oltre 270 milioni di anni. Alla base delle straordinarie attività magmatiche che durarono circa 8 milioni di anni, c’erano delle “distensioni crostali”, ovvero degli assotigliamenti della litosfera che favorivano la risalita di materiale fuso dal sottostante mantello (astenosfera). Diverse colate si possono osservare sulle pareti rocciose lungo il percorso. Quelle che sembrano strane strutture colonnari sono in realtà fratturazioni formatesi per raffreddamento della massa lavica. Sentiero Geologico a cura di Elena Anna Manfrè, Dario Zampieri e Dario Visonà