Si è svolto a Paneveggio il Corso faunistico promosso dal Parco

Un approfondito e articolato corso che ha permesso di far conoscere i molti aspetti faunistici sui quali il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino è impegnato e ha una lunga e consolidata esperienza: è quello che si è svolto a Paneveggio dal 22 al 27 settembre.

Anche in questa edizione il tutto esaurito per il Corso rivolto a studenti universitari interessati a intraprendere studi sulla fauna.

Una significativa e importante opportunità, lungo cinque giorni, di apprendere le nozioni fondamentali del monitoraggio faunistico nell’area protetta e di poter sperimentarle direttamente sul campo.
Fra i diversi temi trattati il significato e l’importanza della ricerca nella gestione della fauna e del territorio, i criteri di priorità, progetti speciali a salvaguardia della biodiversità.
All’interno della ricerca interdisciplinare si è parlato di quella sulla marmotta all’interno dell’area protetta e del fototrappolaggio a fini faunistici. Si è parlato di avifauna e dell’allestimento della stazione di inanellamento, di ungulati in relazione alle tecniche di rilevamento e radiotelemetria come tecnica di raccolta di dati spaziali.

Il corso si è concluso con la consegna degli Attestati di Partecipazione. L’esperienza ha permesso di mettere in luce, anche in questa occasione, l’importanza delle relazioni e della collaborazione che il Parco ha avviato con Università ed Enti di ricerca.

Il Corso faunistico ha visto la collaborazione di Enrico Dorigatti, Assistente ambientale del Parco, Elena Luise, Responsabile del Settore Educazione ambientale, Aldo Martina, Addetto alle attività didattiche del Parco, Piergiovanni Partel, Responsabile Settore conservazione e ricerca del Parco, Gilberto Volcan, Assistente ambientale del Parco,

Si ringraziano i collaboratori esterni Giorgio Marchesini, Professore associato MAPS dell’Università di Padova, Erika Marchiori, Ricercatrice Università di Padova, Fabio Meloni, tecnico presso il DISAFA dell’Università di Torino, Marco Salvatori, Ricercatore presso il MUSE di Trento

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