Accanto alle esposizioni fisse nei Centri Visitatori del Parco, nella stagione estiva vengono allestite mostre temporanee dedicate, generalmente, alle ricerche concernenti l’area protetta.
La Biodiversità è di scena in Val Vanali, presso gli spazi espositivi di Villa Welsperg.
A San Martino di Castrozza è possibile visitare la mostra dedicata alle “Farfalle Butterflies”. Documenta la ricerca condotta da Enrico Negrisolo e Filippo Calore, dedicata alle farfalle diurne per eccellenza, quelle che gli anglosassoni chiamano butterflies e che da un punto di vista della classificazione biologica sono i rappresentanti di un gruppo sistematico ben definito chiamato superfamiglia Papilionoidea.
Nel territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino le specie di papilionoidei censiti dagli autori appartengo a 91 specie con diverse di queste particolarmente rare e di interesse comunitario.
“Botiro – Burro, Luoghi, profumi, saperi, sapori” è il titolo della mostra allestita al Centro Visitatori di Paneveggio.
A Fiera di Primiero, presso il Palazzo delle Miniere, è possibile visitare la mostra “Adi 6 novembrio Me F. B. scrise qui La montagna come ambiente scritto. Vagabondaggi”.
La citazione è ripresa dai tanti graffiti che si stendono sulle pareti affrescate delle chiesette di montagna, sottoscrizioni devote, segni di un adempimento religioso e che, insieme, formano una sorta di archivio della memoria graffiata.
La mostra documenta il processo di diffusione della scrittura che ha trasformato, nel tempo, anche il Trentino rurale ed alpino in un ambiente scritto, segnato da un articolato sistema di segni di natura assai varia: immagini, elementi simbolici e religiosi, marchi, cifre, iscrizioni epigrafiche.
Nel Vanoi, alla Casa del Sentiero Etnografico a Caoria e a Pra de Madègo in Valsorda una mostra racconta i tredici anni di ricerche etnografiche di Roswitha Asche nella Valli del Vanoi e del Cismon.