La marmotta alpina è un roditore semifossorio che vive in gruppi sociali composti dalla coppia dominante (la sola che si riproduce), un numero variabile di adulti non riproduttori e subadulti ed infine dalla prole. Ogni gruppo familiare, chiamato nucleo, difende un territorio che include un sistema di tane. In una stessa area possono vivere più famiglie che formano una colonia. Il vantaggio di questa vicinanza deriva soprattutto dalla collaborazione fra gli individui di una famiglia o di una colonia per l’attività di vigilanza.
La specie si rinviene in aree a pascolo poste in quota, con presenza di rocce affioranti utilizzate come punti di osservazione; evita invece le aree boscate. La marmotta riveste un ruolo fondamentale nell’ecosistema d’alta quota. La presenza di una numerosa popolazione ad esempio migliora il flusso di energia nella catena trofica influenzando altre specie presenti. Buone consistenze possono agire in maniera diretta aumentando la disponibilità trofica per l’aquila reale (Aquila chrysaetos), con possibili conseguenze positive sulla produttività delle coppie, e indiretta diminuendo la predazione di specie di maggior interesse conservazionistico come il gallo forcello (Lyrurus tetrix) e la lepre bianca (Lepus timidus).
Ad oggi sono ancora scarse le informazioni riguardanti le densità, la dinamica di popolazione e l’ecologia in generale della marmotta. Al fine di approfondire le conoscenze su questa specie, a partire dal 2019, il Parco ha intrapreso un progetto di ricerca a medio/lungo termine dedicato al roditore. Scopo del progetto è, tramite lo studio di alcuni nuclei di marmotta in un’area campione, definire un sistema di monitoraggio preciso, accurato e speditivo che possa valutare in maniera quantitativa e distributiva le popolazioni presenti, oltre a comprenderne in maniera approfondita l’ecologia. Le caratteristiche comportamentali e fisiologiche della marmotta la rendono un buon modello di studio. L’attività di campo si concentra nel periodo primaverile, appena finito il periodo invernale di ibernazione, durante il quale la marmotta, per affrontare il lungo e freddo inverno, riduce il proprio metabolismo. Tramite la cattura degli animali vengono raccolte importanti misure bio-morfometriche.
La cattura, che prevede la marcatura individuale (con targhe auricolari e microchip) e la successiva ricattura degli individui, permette di stimare la dimensione della popolazione tramite sessioni di osservazione a distanza. La ricattura negli anni successivi aiuta a caratterizzare i parametri demografici della popolazione.