Le scarse conoscenze scientifiche sul comportamento spaziale di questo animale hanno indotto l’Ente Parco ad attuare uno studio ad hoc.
Avviato nel 1998 e condotto dal professor Sandro Lovari, dell’Università degli Studi di Siena, è terminato nel corso del 2001.
Gli animali oggetto del monitoraggio radiotelemetrico sono stati quasi trenta, con ritmi di rilievo veramente elevati, più di 20 fixes al mese per soggetto.
Grazie a questo massiccio lavoro di telemetria è stato possibile ottenere una considerevole massa di dati, utili a definire gli spostamenti e l’utilizzo delle risorse da parte di questa specie.