Il Palù dei Mùgheri è un ambiente di assoluta valenza storica e naturalistica: una torbiera definita Zona Speciale di Conservazione per la rarità degli habitat e delle specie animali e vegetali presenti.
“Numerosi sguardi interessati hanno inciso su questo ambiente, nel tempo si sono soffermati, ne hanno beneficiato e sono poi scomparsi lasciandosi dietro tracce per lo più occulte, ma capaci di emergere se osservate dalla giusta angolazione” sono queste le parole di Maurizio Salvadori curatore di un volume della Collana editoriale “Quaderni del Parco” che racconta la storia e le particolarità di questo contesto naturalistico. Il termine inciso, rimanda all’attività estrattiva che dal 1885 fino agli anni ‘30 del Novecento, incise la torbiera per estrarne la torba ad uso combustibile.
Migliaia i metri cubi di prodotto che furono estratti e con essi venne profondamente alterato l’assetto idrologico dell’area. Nel Quaderno, le vicende relative all’estrazione della torba, vengono ricostruite attraverso i documenti depositati presso l’Archivio Storico della Magnifica Comunità di Fiemme che è anche la proprietaria fondiaria della torbiera. La storia ha inizio con un documento progettuale del 1885 al quale vengono affiancate le deliberazioni che di anno in anno la Magnifica Comunità produceva per l’aggiudicazione dello scavo e trasporto della torba.
Oggi il Palù dei Mùgheri è un biotopo di alto valore ambientale, importante anche per molte specie faunistiche. Fra le specie floristiche di pregio l’andromeda, il mirtillo minore e gli sfagni, i veri costruttori delle torbiere.