La frutta antica ha una profonda rilevanza nell’ambito storico e antropologico, contribuendo al recupero della memoria delle comunità locali. Il Parco ha svolto un’indagine sulle piante di pero ancora presenti nell’area dell’alta Valle del Mis con il supporto tecnico dell’Istituto agrario “Della Lucia” di Feltre, volto ad approfondire la consistenza numerica e qualitativa di queste piante.
Si tratta dei cosiddetti patriarchi, alberi alle volte secolari che ancora fruttificano e sanno raccontare storie. L’alta Valle del Mis, date le sue condizioni morfologiche e di altitudine, ha da sempre vissuto problematiche che hanno limitato o condizionato lo sviluppo dell’agricoltura. Pendenze accentuate, suoli instabili, esposizioni non sempre ottimali hanno concesso un’agricoltura di esclusiva sussistenza legata all’allevamento e alla coltivazione. Anche per questo, la storia delle antiche varietà di pere manifesta in questo territorio una sua originalità, a partire dalla Sagra delle Pere di Sagron, otto di settembre, una ricorrenza che rappresenta un momento unico dove la comunità si ritrova attorno alla tradizione di questa coltivazione. Per la conservazione, è stato anche creato un arboreto diffuso, il cui principio si basa sull’idea di estendere le antiche varietà, recuperate tramite l’innesto, il più capillarmente possibile come garanzia di salvaguardia a lungo termine. Il progetto di recupero, che ha visto anche la collaborazione dall’Associazione “Laboratorio Sagron Mis”, è documentato nel volume dal titolo “I Pér de Sagron”. I testi sono di Maurizio Salvadori e Allessandro Gallon, prefazione di Vittorio Ducoli.