Sono, infatti, una ventina le specie che si possono osservare da casa in questo momento; da quelle che ci hanno accompagnato durante tutto il corso dell’inverno, come la ballerina bianca (Motacilla alba), il cardellino (Carduelis carduelis), la cinciallegra (Parus major), la cinciarella (Cyanistes caeruleus), la cornacchia, sia nera che grigia, (Corvus corone), il fringuello (Fringilla coelebs), il gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus), il merlo (Turdus merula), la passera d’Italia (Passer italiae), la passera mattugia (Passer montanus), il pettirosso (Erithacus rubecula), lo scricciolo (Troglodytes troglodytes), la tortora dal collare (Streptopelia decaocto) e il verdone (Carduelis chloris), ad altre che si sono rifatte vive con tempistiche differenziate a partire dai primi del mese di marzo e provenienti da zone di svernamento poste in climi più clementi. Tra queste troviamo la capinera (Sylvia atricapilla), il codirosso comune (Phoenicurus phoenicurus), il codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros), la rondine montana (Ptyonoprogne rupestris), lo storno (Sturnus vulgaris) e il verzellino (Serinus serinus).
Altre, quali il balestruccio (Delichon urbicum), il cuculo (Cuculus canorus), la rondine (Hirundo rustica) eil rondone comune (Apus apus), sono in arrivo e potremo iniziare ad osservarle nei prossimi giorni o settimane. Piccole creature alate che con la loro presenza allietano il nostro vivere quotidiano. (Foto di Nicola Partel)