2020: un aumento straordinario dei pollini

Non è certo passata inosservata la quantità di pollini in circolazione in questi giorni. Quel pulviscolo giallo e onnipresente ha impressionato molti, depositato in gran quantità sui balconi, ben visibile sui cristalli delle autovetture o raccolto in rivoli durante i pochi piovaschi di questa particolare primavera.

Certo, – sottolinea Maurizio Salvadori, curatore del bollettino dei pollini – non poteva che essere polline, questo è ovvio, a dimostrazione di fioriture che hanno avuto del prodigioso; lo testimoniano i dati numerici che in campo scientifico sono più attendibili delle impressioni, dati sorprendenti da annata davvero eccezionale!
I protagonisti sono stati il carpino nero, la betulla, il faggio, l’orniello, la cui presenza per fortuna è ora in flessione, ma nuovi pollini si vanno affacciando; nuvole gialle già da domenica si diffondono nelle brezze di versante, ma per fortuna stravolta non saranno allergeniche, è quello dell’abete che non porta effetti preoccupanti. Lo sono stati invece quelli provocati dal carpino, specie allergenica di grado alto, così come l’orniello e soprattutto la betulla, molto allergenica. Le conseguenze sono state pesanti, i risvolti clinici importanti, asma e rinite, raffreddori e disturbi vari hanno imperversato e probabilmente continueranno con l’arrivo delle graminacee – e c’è da augurarsi non si comportino alla stessa maniera-.
Perché c’è stata questa esplosione? Non basta appellarsi a quella normale alternanza tipica delle piante che periodicamente producono più polline del normale, garanzia di efficienza riproduttiva. Stavolta è diverso, forse si tratta di un effetto combinato di fattori ambientali che solo le piante riescono ad apprezzare e perché no, anche le temperature miti dell’inverno.

Quindi un Cocktail di fattori difficile da comprendere ma davvero favorevole alla riproduzione vegetale, ed estremamente sfavorevole a chi soffre di allergie.


La questione in numeri -rapportati ai 13 anni di rilievo pollinico a Villa Welsperg-

Faggio 10 volte più della media;

Carpino nero 6 volte più della media;

Orniello oltre 6 volte più della media;

Betulla 3 volte più della media.


I dati sulla diffusione settimanale dei pollini allergenici sono disponili sotto forma di bollettino sul sito del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.

Per il bollettino dei pollini clicca qui.

Nelle foto a lato la straordinaria fioritura del faggio e al microscopio polline di abete rosso, faggio e carpino.

Potrebbero interessarti anche queste notizie: