Era il 2009 quando, nell’ottica di conservazione della biodiversità in Val Canali, intesa nel suo significato più ampio e quindi comprensiva anche delle razze di animali domestici, il Parco di Paneveggio Pale di San Martino avviava un polo di allevamento della pecora di razza “Lamon”, una razza locale a rischio d’estinzione.
Sin dai tempi antichi, questa razza di pecore era sta allevata in Trentino nell’area di Primiero e del Vanoi e nella vicina realtà bellunese, nei comuni di Lamon, Arsiè, Feltre, Fonzaso e Sovramonte: l’evoluzione dell’allevamento le avevano poi fatto preferire razze più produttive ma meno adatte all’ambiente.
Fra gli obiettivi del progetto avviato dal Parco, quello di permettere di aumentare il numero di riproduttori di questa razza, ad oggi ancora molto limitato.
Ed è proprio in questa prospettiva che l’Ente Parco può svolgere un ruolo molto importante nella diffusione di questa razza anche attraverso il coinvolgimento di piccoli allevatori locali che intendano allevarla.
Il progetto sin dal suo avvio ha previsto articolari e precise modalità di gestione. Il gregge acquisito dal Parco è stato affidato ad un agricoltore che si occupa anche della gestione dei Prati di Villa Welsperg. In questo modo è assicurata la vicinanza, anche fisica, tra questo progetto e gli altri interventi volti a fare della Val Canali una “valle biodiversa”.
“Le modalità di allevamento – spiega il Responsabile del Settore Ricerca, Piergiovanni Partel – vengono pianificate per promuovere una idonea attività di riproduzione. Nell’ambito della razione alimentare viene utilizzato prevalentemente il foraggio prodotto nei Prati della Val Canali, ricorrendo alla somministrazione di altri prodotti in modo minimale e strettamente necessario ad una corretta alimentazione degli ovini. Le modalità di allevamento adottate garantiscono, inoltre, standard elevati relativamente al benessere animale”.
Nell’autunno 2009, all’avvio del progetto, il piccolo gregge iniziale era costituito da tre capi, due femmine ed un maschio, provenienti dall’allevamento dell’Istituto “A. Della Lucia” di Feltre, partner del progetto.
Oggi i capi sono 13, di cui 7 femmine adulte, 1 maschio adulto e 5 agnelli.
Con la bella stagione il gregge lascerà il fondovalle per ritornare presso le strutture rurali della “Stala Nova”, nelle immediate vicinanze del Laghetto Welsperg.
Oltre all’alto valore conservazionistico, il progetto considera altri aspetti, come la didattica, la promozione e valorizzazione dei prodotti alimentari tipici e l’avvio di una piccola filiera locale della lana.