“L’approvazione del Piano del Parco – sottolinea il Presidente del Parco, Giacobbe Zortea – è un traguardo importante che abbiamo raggiunto dopo un lungo e approfondito percorso avviatosi con gli incontri con le istituzioni e gli attori che operano in ambito ambientale, economico e sociali e proseguito con gli approfondimenti nella Commissione interna del Parco e le tre adozioni formali in Comitato“.
Approvazione avvenuta, in terza adozione, dal Comitato dell’Ente Parco, riunitosi lo scorso 28 novembre.
“Il cammino che ha portato a questo risultato – afferma il Direttore del Parco, Vittorio Ducoli – è stato lungo ed ha impegnato gli amministratori e i tecnici del Parco per quasi un decennio. Questo allungamento dei tempi è legato al fatto che poco dopo l’avvio dell’elaborazione sono cambiate le normative provinciali in materia, e questo ha comportato una revisione complessiva sia dei contenuti sia delle procedure da seguire, tanto da segnare il carattere innovativo di questo piano rispetto agli schemi classici di pianificazione delle aree protette.“
Nel corso dell’elaborazione del Piano, infatti, il territorio del Parco, che è in larghissima parte ricompreso entro aree della Rete ecologica europea Natura 2000, è stato interamente mappato rispetto agli habitat, prioritari o meno, che lo compongono. Gli habitat, quindi, sono stati aggregati territorialmente – sulla base dei caratteri morfologici del territorio – in unità ambientali, ciascuna delle quali viene descritta in una specifica scheda. Contemporaneamente per ciascun habitat, come pure per ciascuna delle specie prioritarie, sono state individuate misure di conservazione specifiche.
Una ulteriore aggregazione delle unità ambientali, basata sulla gerarchizzazione dei valori naturalistici presenti in ciascuno degli habitat che le compongono, ha permesso di zonizzare il territorio nei tre livelli di riserva, integrale, guidata e controllata, che prevede la normativa provinciale.
Il nuovo Piano del Parco riserva anche una particolare attenzione agli aspetti legati alla presenza dell’uomo, prevedendo indicazioni per la gestione delle attività agricole e di allevamento, fattori decisivi nella conservazione dei caratteri ambientali e paesaggistici, oltre che della cultura materiale dell’intero territorio.
Il consistente patrimonio di edifici, costituito in gran parte da baite e masi, è stato attentamente censito all’interno del Piano: per ogni edificio è stata redatta una specifica scheda, che ne descrive in dettaglio la localizzazione, i caratteri costruttivi, il grado di conservazione, le possibilità d’intervento. Una conseguenza significativa è il fatto che il proprietario di un edificio dentro i confini dell’area protetta potrà, consultando la relativa scheda, conoscere facilmente le possibilità di intervento e le modalità di esecuzione cui dovrà fare riferimento in sede progettuale.
Una particolare attenzione il Piano dedica al rapporto tra Parco e turismo. Il Piano delinea un quadro di compatibilità e di equilibrio che salvaguarda i più importanti progetti e programmi di sviluppo territoriale pur in un contesto di rigorosa salvaguardia dei valori ambientali del territorio. Anche le norme vanno incontro alle nuove esigenze di fruizione del territorio, affrontando con la dovuta attenzione ai temi della sicurezza e della salvaguardia dell’ambiente temi quali il cicloturismo, l’ippoturismo e lo sci fuori pista.
Con il varo del nuovo Piano, il Parco avrà quindi a disposizione uno strumento moderno ed adeguato per proseguire la sua opera di salvaguardia e contribuire sempre meglio allo sviluppo locale. Seguirà ora la trasmissione della documentazione alla Provincia che ha il compito di approvare in via definitiva il Piano.
Vai alla sezione del sito dove è possibile scaricare i documenti.