Al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige
Via Bottai, 1, Bolzano
04 dicembre 2018, ore 20
Entrata libera, nessuna prenotazione
Intervengono:
Vittorio Ducoli, Direttore del Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino,
Piergiovanni Partel, Responsabile del Settore Ricerca e conservazione del Parco,
Luca Rotelli e Michael Berchtold, ricercatori dell’Università di Freiburg (Germania)
Ormai scomparsa in gran parte delle Alpi, questa specie è invece presente nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. Il Gallo cedrone è una specie ad elevato valore conservazionistico (allegato A della “Direttiva Uccelli”). Al pari di altri tetraonidi, come il Fagiano di monte, la Pernice bianca e il Francolino di monte, il Gallo cedrone si è adattato al rigido clima invernale tipico degli ambienti freddi. All’interno dell’area protetta trova il suo habitat fra le fustaie mature poste tra 1200 e i 2000 metri di altezza.
L’importanza di questa specie e la sua presenza all’interno dell’area protetta hanno portato il Parco ad avviare sin dai primi anni novanta del secolo scorso una intensa attività di monitoraggio e, a partire dal 2008, uno specifico studio, applicando la tecnica della radiotelemetria.
Attraverso l’applicazione di un radiocollare di appena 19 grammi, sugli esemplari catturati, è stato possibile seguire gli spostamenti nel corso del tempo e raccogliere importanti dati e informazioni sull’utilizzo dell’habitat. In questo modo è stato possibile acquisire conoscenze approfondite sulla specie e, in particolare, sugli spostamenti e sulle esigenze ambientali, indagando anche i fattori che possono influenzare la dinamica di popolazione.
Le attività svolte in 25 anni sul gallo cedrone e gli atti del Convegno internazionale “Urogallus 2016” sono contenute nel quattordicesimo volume della collana editoriale “Quaderni del Parco” dal titolo “Ricerca, conservazione e gestione del gallo cedrone”. Collana Editoriale “Quaderni del Parco”, numero 14, anno 2018, la pubblicazione sarà presentata alla fine delle relazioni.