Si è parlato nei giorni scorsi, all’interno del progetto di “Impronta ecologica” promosso dal Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino di quanto i nostri stili di vita pesino sul nostro pianeta.
In particolare, l’attenzione è stata posta su quanto territorio consumino i Comuni dell’area protetta in relazione a quanto ne abbiano invece a disposizione.
L’occasione di approfondimento è stata offerta dalla giornata conclusiva del progetto di “Impronta ecologica” che dallo scorso anno ha permesso al Parco, oltre al calcolo vero e proprio dell’impronta ecologica e della bio capacità dei 10 Comuni del Parco, la realizzazione di momenti di informazione, di visite guidate a realtà sostenibili e di un’azione di sensibilizzazione sulla tematica dell’uso sostenibile delle risorse naturali che ha coinvolto anche le scuole.
Presenti esperti del settore: da Massimo De Marchi di Agenda 21 Consulting a Gianluigi Salvador per il Movimento della Decrescita Felice a Dario Pedrotti uno dei promotori della fiera “Fa’ la cosa giusta” e dei Gruppi d’acquisto solidali.
L’impronta ecologica, va osservato, è un indicatore che tenta di qualificare quanta superficie terrestre serva per supportare lo stile di vita di ognuno.
Il valore dell’impronta ecologica nazionale è di 4,94 ettari globali pro-capite (gha), ciò significa che ogni abitante ha bisogno di questa misura di superficie per il suo stile di vita, mentre quello trentino è di 5,42.
Dai dati emerge che il valore dell’impronta ecologica del Parco è migliore di quello trentino, ma maggiore di quello nazionale, fermandosi, infatti, al 5,15 gha.
Altro parametro significativo quantificato è la biocapacità, che rappresenta la capacità del territorio di produrre risorse e assorbirne le emissioni.
In sostanza significa che ogni abitante dei dieci Comuni del Parco dispone di 5,5 gha, ne consuma in base al calcolo di “Impronta ecologica” 5,15, quindi va osservato che a livello generale, gli abitanti dei dieci Comuni del Parco hanno un credito procapite di 0,35 gha.
Il rilevante consumo di territorio che emerge dallo studio, impone sicuramente la necessità di puntare sempre più su iniziative che tengano conto di uno sviluppo sostenibile. Ma è stato più volte sottolineato – nel corso dei lavori – la necessità di far capire che ogni scelta, anche se piccola, può fare la differenza: più le scelte sono consapevoli, maggiori risultati si possono ottenere.
L’altro dato che emerge è sicuramente il valore del nostro territorio rappresentato dalla biocapacità, dato che evidenzia da un lato la corretta gestione delle risorse ambientali attuate fin’ora dall’altro conferma la necessità di proseguire l’azione di tutela e conservazione dell’ambiente.
Sul piano della sensibilizzazione a queste tematiche, è stato pubblicato, in questa occasione, un elegante calendario del prossimo anno, contenente una serie di utili indicazioni, talvolta molto semplici e alla portata di tutti sul risparmio delle risorse.
Il tutto corredato, e non poteva essere diversamente, da splendide illustrazioni sulla natura. Il calendario sarà distribuito alle famiglie attraverso le scuole.
Tutti i report relativi al progetto sono scaricabili in questa pagina, presto sarà disponibile anche una scheda che darà la possibilità di calcolare la propria impronta.
TURISMO e IMPRONTA ECOLOGICA.pdf