“L’approvazione definitiva del Piano del Parco da parte della Giunta provinciale di Trento – sottolineano il Presidente del Parco, Giacobbe Zortea e il Direttore, Vittorio Ducoli – rappresenta un importantissimo traguardo, raggiunto al termine di un lungo periodo di elaborazione e di un complesso iter procedurale che aveva preso avvio con il coinvolgimento degli attori istituzionali, economici e associativi dell’intero territorio”.
Il Piano di Parco è lo strumento di programmazione, a valenza ambientale ed urbanistica, più rilevante per il governo del territorio dell’area protetta, indicando scelte, obiettivi e risorse per una crescita equilibrata.
La definizione degli strumenti e dei materiali del nuovo Piano ha richiesto un lavoro preparatorio molto articolato, anche in riferimento alle innovazioni normative e di metodo introdotte a livello comunitario che hanno portato all’approvazione della Legge provinciale numero 11 del 2007 e del successivo Regolamento riguardante l’organizzazione dei Parchi naturali provinciali.
Un elemento distintivo del lavoro di formazione del nuovo Piano è stata l’attenzione data all’ascolto e il coinvolgimento degli amministratori locali, dei cittadini, del mondo associazionistico, delle categorie economiche e professionali. Complessivamente si sono tenuti, oltre a quello introduttivo, 12 incontri dei tavoli tematici più uno conclusivo, nel corso del quale sono stati presentati i risultati del percorso.
Con questo Piano si delinea un nuovo approccio alla pianificazione territoriale. Importanti, infatti, sono state le innovazioni introdotte riguardo i metodi di analisi territoriale adottati e i contenuti dei documenti.
Si è trattato di mettere a punto un processo di progettazione interdisciplinare relativo ad aspetti naturalistici, ambientali, storico-culturali, di uso antropico del territorio, di valorizzazione scientifica, educativa, ricreativa.
Per quanto riguarda gli aspetti disciplinari sottesi dal Piano, va in particolare segnalato come, anche basandosi sull’impostazione data alle pratiche della conservazione dalla rete Natura 2000, il Piano faccia dell’identificazione e della conservazione degli habitat il mattone fondamentale della costruzione del proprio impianto.
Il nuovo Piano del Parco riserva anche attenzione particolare agli aspetti legati alla presenza dell’uomo, prevedendo indicazioni per la gestione delle attività agricole e di allevamento, fattori decisivi nella conservazione dei caratteri ambientali e paesaggistici, oltre che della cultura materiale dell’intero territorio.
Anche il consistente patrimonio di edifici, costituito in gran parte da baite e masi, è stato attentamente censito all’interno del Piano: per ogni edificio è stata redatta una specifica scheda, che ne descrive in dettaglio i caratteri costruttivi, il grado di conservazione, le possibilità d’intervento.
Il Piano dedica molta attenzione al rapporto tra Parco e turismo delineando un quadro di compatibilità e di equilibrio che salvaguarda i più importanti progetti e programmi di sviluppo territoriale pur in un contesto di rigorosa tutela dei valori ambientali del territorio.
Le norme vanno incontro alle nuove esigenze di fruizione del territorio, affrontando temi come il cicloturismo, l’ippoturismo e lo sci fuori pista, con la dovuta attenzione alla sicurezza e alla salvaguardia dell’ambiente.
“Il Parco – sottolinea il Direttore, Vittorio Ducoli – avrà ora a disposizione uno strumento innovativo per proseguire la sua azione di salvaguardia e per contribuire allo sviluppo locale. La nuova pianificazione disegna scenari nuovi e la sua costruzione mostra come il Parco sia un soggetto inserito nel territorio ed espressione di questo e, sopratutto, capace di svolgere un ruolo centrale e decisivo nella programmazione di uno sviluppo sostenibile”.