Protagoniste, presso lo stand del Parco, la “Foresta dei violini” di Paneveggio e la Val Canali, attraverso due iniziative artistiche realizzate all’indomani della distruzione di ampie parti di boschi del Trentino e del Veneto, per la furia del vento di fine ottobre, la “Tempesta Vaia”. È stato proiettato, infatti, il concerto tra gli alberi della grande foresta di Paneveggio sradicati dal vento, tenuto a pochi giorni dall’evento da un’orchestra di violoncelli, guidati da Mario Brunello, introdotto con parole toccanti dallo scrittore e giornalista Paolo Rumiz. Un omaggio speciale eseguito in forma privata, che non ha previsto pubblico, in linea con il rispetto che i danni subiti dal territorio richiedono.
La Val Canali ha fatto da sfondo a “Ode agli Alberi” ideata e curata da Laura Moro, in collaborazione con Giulio Favotto, prima tappa di un progetto, realizzato in collaborazione con il Parco, che vuole far riflettere sull’importanza della relazione fra uomo e ambiente.
A Colorno l’iniziativa “Nel segno del Giglio”, dove il giglio è l’emblema floreale dei Farnese, Signori di Parma e di questa magnifica reggia, ha richiamato moltissimi visitatori ed è stata una occasione importante per parlare dell’area protetta e presentare le iniziative e le attività del Parco, a partire dalla Primavera in Val Canali del 24 e 25 aprile prossimi.